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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
L’itinerario ha inizio da Quartero lungo la strada asfaltata che porta a Rogoledo, da qui ha inizio la mulattiera che porta a Valpiana e sale a Tappia.
Lungo il percorso si incontra una sorta di tavolo in pietra detto “la posa di mort”. Si tratta di un piano sul quale si posavano le bare dei defunti che da Valpiana venivano portati al cimitero di Tappia. Questo appoggio permetteva ai portatori di riposarsi durante il faticoso tragitto.
Tappia è un borgo medievale, un tempo comune autonomo, dove sono ancora visibili l’antico forno ed il torchio a peso oltre ai numerosi terrazzamenti.
L’itinerario prosegue lungo la vecchia mulattiera, oggi chiamata “via dei torchi e dei mulini” dove, in corrispondenza del Rio D’Anzuno, sono ancora visibili, anche se parzialmente distrutti, i mulini che venivano utilizzati per macinare la segale.
Si raggiunge poi il caratteristico borgo di Anzuno dove si trova un antico torchio ancora oggi utilizzato. Qui la tradizione racconta che, a seguito della peste del 1630, tutti gli abitanti del borgo morirono e a chi chiedeva notizie dei rimasti veniva risposto “ 'nzün” (“nessuno” in dialetto) . Da allora “Anzuno” ha assunto il significato di “nessuno”.