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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
L’itinerario ad anello porta da Cuzzego a Cardezza lungo la Strada Romana e da Cardezza a Cuzzego lungo la via del Pane.
C’era un tempo in cui le acque del Toce arrivavano a lambire i fianchi delle montagne con periodiche inondazioni, le strade e le case venivano quindi costruite ad una quota “di sicurezza” lasciando sgombera la piana. Così è stato anche per la strada lastricata che già dal 196 d.C. collegava il Lago Maggiore con l’Ossola e il Sempione. La strada venne fatta costruire (o restaurare) dall’imperatore Settimio Severo come riporta l’epigrafe oggi inserita in un monumento all’uscita dell’abitato di Dresio. Una testimonianza così importante da essere salvaguardata e mantenuta intatta tanto da aver determinato una modifica nel tracciato della ferrovia in costruzione nel 1903.
Lungo questo percorso si incontra il “minur”: una via di lizza utilizzata per la discesa a valle della beola che veniva cavata dai picasass.
Dalla Strada Romana si raggiunge poi la Torre dei Lossetti: una torre di avvistamento che faceva parte di un più ampio sistema di fortificazioni a controllo dell’importante via di comunicazione che nel medioevo metteva in diretta comunicazione Milano con la Svizzera.
Dall’abitato di Cardezza si raggiunge poi l’Oratorio di Sant’Antonio da Padova per scendere a Cuzzego lungo la via del Pane: il percorso utilizzato per portare il pane, nelle gerle, dal forno di Cuzzego alle case dei Cardezzani, dopo una cerimonia con la benedizione delle pagnotte.