L’itinerario che da Baceno conduce a Croveo costeggia a tratti il torrente Devero mostrando ciò che la forza dell’acqua ha realizzato nei millenni: scorrendo copiosa, vorticando e mulinando, l’acqua, ha dato vita a orridi, forre, marmitte e caldaie, in quello che oggi viene definito il “giardino glaciale degli orridi di Uriezzo”.
Questo ricco percorso si sviluppa tra elementi naturali unici al mondo, antichi villaggi, storie e leggende alla scoperta della terra in cui l’Inquisizione, avvallata dalla superstizione collettiva, ha dato vita ad una vera e propria caccia alle streghe, lasciando al suo passaggio numerose vittime.
Dalla chiesa romanica di San Gaudenzio di Baceno col grande affresco di San Cristoforo in facciata, si raggiunge l’antico ponte Silogno, che venne abbandonato in seguito alla realizzazione del nuovo Ponte Silogno con la Strada Carrozzabile della Valle Antigorio che giunse a Baceno nel 1847. L’antico ponte venne realizzato sulla forra di Silogno: un vertiginoso solco nella roccia, meravigliosamente modellato dalla forza del torrente Devero.
L’itinerario prosegue fino alle caldaie di Croveo dove due enormi massi si sorreggono a vicenda formando uno spettacolare palcoscenico per il torrente Devero che, proprio in questo punto, fa un grande salto nella gola delle marmitte e delle caldaie in un contrasto di colori prodotti dalle goccioline d’acqua che, restando in sospensione nell’aria e colpite dai raggi del sole, si colorano di arcobaleno.
Ha poi inizio il percorso verso l’abitato di Croveo dove si trova il Museo la Casa del Cappellano "Don Amedeo Ruscetta", detto anche il “prete viperaio”: amante dei rettili e grande conoscitore della natura, catturava le vipere per estrarne il veleno e consegnarlo all’Istituto Sieroterapico di Milano. Nel museo si trova anche una preziosa raccolta di antiche cavagnette: composizioni verticali alla cui base vi è un cesto nel quale poggia una sorta di albero riccamente adornato. Queste strutture venivano portate in processione dalle giovani donne in età da marito, mettendo così in mostra la loro forza.
L’itinerario raggiunge poi l’antico villaggio di Cuggine, oggi abbandonato, è il tipico “insediamento di passo”: costruito lungo la strada dell’Albrunpass era un’importante tappa a servizio delle carovane di mercanti che viaggiavano da Milano a Berna attraverso la Bocchetta dell’Arbola. Con la realizzazione della nuova via del Sempione, fatta realizzare nel ‘600 dal Barone Stockalper, il piccolo villaggio di Cuggine perse importanza e venne a poco a poco abbandonato.