dell'itinerario che vuoi percorrere.
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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
L’itinerario si snoda sulle colline nel territorio di Invorio e Borgomanero attraversando la vasta area verde e la fitta rete di sentieri che caratterizza “la porta del Vergante”.
L’itinerario ripercorre le terre dove le famiglie locali, fino a circa gli anni ’50-’60 del secolo scorso, coltivavano vigne e castagni. Gli antichi vigneti hanno lasciato oggi il posto a giovani boschi, ma lungo il percorso si possono ancora vedere i resti di strutture e infrastrutture che un tempo erano a servizio della coltivazione della vigna. Si incontrano infatti “i casin” ossia piccoli ricoveri per attrezzi, i pozzi, i muretti a secco, qualche terrazzamento e la grande rete di mulattiere acciottolate sufficientemente larghe da permettere il passaggio dei carri che, a memoria di quanti hanno vissuto quegli anni, erano trainati da buoi. Ad oggi gli appezzamenti coltivati a vite sono pochissimi e per lo più presenti sul colle di San Michele.
Il percorso passa per la frazione Mescia, la frazione Talonno e l’area di Salvaguardia Baraggiola – San Michele, attraversando la palude Moja Grande dal caratteristico colore nero e raggiungendo il Motto Sereia, sul quale si trova la Cappelletta detta “delle due teste”. Grazie all’intervento degli Alpini di Invorio, nel 2022 sono stati ripristinati i sentieri che conducono alla Cappelletta del 1700, qui, fino a qualche anno fa, il dipinto della Madonna si presentava con due teste! L’antico dipinto dell’Immacolata Concezione, infatti, emergeva velato sotto al nuovo dipinto, le due teste erano in posizioni differenti ed era quindi possibile vederle entrambe, raffigurate su un unico busto.