dell'itinerario che vuoi percorrere.
Prima di partire controlla sempre il meteo!
* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
La storia di Vogogna è strettamente legata alle sorti dell’importante borgo di Vergonte/Pietrasanta che vantava una Pieve e la sede del Vicariato. Vergonte e Pietrasanta sono i nomi di uno stesso paese, che sorgeva sul lato opposto della Toce, e che per due volte è stato distrutto da terribili inondazioni. Lungo il corso del fiume Toce resta visibile ad oggi solo il muro medievale del Borgaccio, mentre il resto del paese è rimasto sommerso dai detriti. Per questo molti abitanti abbandonarono quelle terre e si spostarono nella vicina Vogogna che divenne così Capitale dell’Ossola Inferiore nel 1328.
In epoca medievale, su volontà di Giovanni Visconti, venne ampliata una preesistente fortificazione arrivando alla costituzione dell’attuale castello, con le torri, il palazzo Pretorio, le mura difensive e la rocca costruita sul monte Orsetto. Questo sistema difensivo fungeva da punto di controllo sull’intera valle del Toce, sia verso i laghi, sia verso i passi alpini. Nonostante questo, il borgo fu più volte attaccato nel corso del travagliato ‘300, secolo che ha visto l’alternarsi della pestilenza, della devastazione delle cavallette, delle invasioni da sud e delle lotte tra fazioni contrapposte: i guelfi Spelorci di Domodossola e i ghibellini Ferrari di Vogogna.
Nel 1514 un’incursione dei domesi distrusse la rocca di Vogogna che da allora giace in stato di abbandono.
Il castello Visconteo di Vogogna dal 2001 è aperto al pubblico in seguito a importanti lavori di restauro.
L’itinerario attraversa Vogogna e le sue frazioni, seguendo il tratto della Ciclovia del Toce “in bici tra i borghi”, passando per Dresio, Giavinello, Genestredo con il suo torchio, la Rocca di Vogogna e il borgo medievale che si sviluppa lungo via Roma, nome che richiama il passaggio dell’antica strada romana.