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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
L’itinerario ha inizio da Arvogno, nel comune di Toceno, attraversa gli alti ponti del Melezzo Orientale e del Rio Verzasco per seguire poi l’antica mulattiera che risale il versante nell’alternanza di boschi, alpeggi e praterie in uno scenario paesaggistico tra i più ricchi e suggestivi della Valle dei Pittori.
Tra la Pioda di Crana e il Pizzo di Fontanalba, al riparo in una piccola conca, si trova l’antica Cappella che reca sul fronte un dipinto raffigurante San Pantaleone.
Il percorso prosegue verso il Lago Panelatte, un piccolo lago caratterizzato dalla presenza di eriofori: erbe sempreverdi con singolari “spighe” ricoperte da una sorta di piumino bianco simile al cotone. Il nome del lago deriverebbe dall’abitudine degli alpigiani di sostare sulle sue sponde e consumare un breve ma rigenerante pasto a base di pane e latte. L’itinerario porta infine alla Forcola di Larecchio, qui il panorama si apre sulla Valle Isorno e il lago di Larecchio. A inizio del secolo scorso questi luoghi, prettamente naturali, divennero oggetto di attenzioni da parte di chi vedeva la possibilità di sfruttarne le caratteristiche al fine di produrre energia. È così che la storia della conca di Larecchio si lega a quella di una grande impresa siderurgica, la S.I.S.M.A. di Villadossola. Dopo aver realizzato una centrale idroelettrica sul torrente Isorno, si rese necessario stabilizzare i valori medi di produzione di energia elettrica. L’impresa di produzione dell’acciaio decise allora la costruzione della diga di Larecchio, terminata nel 1938, sommergendo i paesi di Larecchio Dentro e Larecchio Fuori.