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Alcuni degli itinerari qui raccontati si svolgono in parte lungo sentieri di montagna dove sono presenti tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) e tratti esposti senza protezioni di sicurezza. Questi possono diventare un serio pericolo se non affrontati con la giusta attrezzatura, consapevolezza e forma fisica.
ITINERARIUM® non ha alcuna responsabilità rispetto ai percorsi qui riportati, alla loro percorribilità, praticabilità e sicurezza. Chi percorre questi itinerari lo fa a proprio rischio e pericolo.

Escursione ai Piani di Aleccio da Crego e il muro del Diavolo

ALLA SCOPERTA DEL CONSORZIO CHE VALORIZZò QUESTI ALPEGGI: DAL FORMAGGIO ALECCIO ALLE INFRASTRUTTURE

Val D'Ossola - Valle Antigorio

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icona lunghezza Lunghezza:
8.8 Km
icona tempo Nostro tempo:
3h00' a piedi
icona dislivello totale Ascesa totale:
750 mt
icona dislivello Quote min e max:
775 mt - 1495 mt
icona percorso anello Tipo di percorso:
anello
icona superficie Fondo:
mulattiera - asfalto
icona panorama Panorama prevalente:
montagne - alpeggi
icona copertura Copertura telefonica:
parziale
icona inverno Tracciato in inverno:
no
icona bicicletta Tracciato in bici:
no

L’itinerario ha inizio dal piccolo paese di Crego, noto per il suo oratorio costruito su un dosso roccioso dal “prete scalpellino”, Don Dresco. Il prete, con l’aiuto di alcuni parrocchiani, ha realizzato in più di 20 anni un’incredibile architettura utilizzando la pietra locale: il serizzo o "gneiss Antigorio".
L’itinerario si inerpica nei boschi seguendo la vecchia mulattiera che porta ai Piani di Aleccio. Qui, una vecchia croce infissa nel terreno racconta una storia che ha inizio nel 1971 quando venne istituito il Consorzio Opere Agrarie con lo scopo di favorire il ritorno alle tradizionali attività agropastorali che, in seguito al boom edilizio e industriale, erano state abbandonate. In particolare, grazie alla volontà degli abitanti di Crodo, è stata realizzata la strada trattorabile che da Maglioggio sale fino ai piani di Aleccio. Questa nuova infrastruttura servì da volano per il recupero dell’intero borgo, con la ristrutturazione delle vecchie baite e la costruzione di nuove abitazioni, alle quali hanno poi fatto seguito la costruzione dell’acquedotto nel 1977 e l’elettrificazione del borgo nel 2003. Tutte queste opere, frutto di una grande volontà e collaborazione, hanno contribuito a valorizzare l’alpe Aleccio, dove ancora oggi viene prodotto il formaggio Aleccio!
Il percorso scende poi verso Croppo, Salera e Le Quartine fino ad Arvenolo dove si trova il Muro del Diavolo: un’imponente costruzione megalitica realizzata a secco con pietre enormi, lunghe fino a 6 metri. Si ipotizza che questa costruzione, perfettamente orientata lungo gli assi cardinali, venisse usata come luogo di culto. Mentre, invece, secondo una leggenda questo muro era il basamento del ponte che il Diavolo aveva costruito per rapire le ragazze di Cravegna, il paese che sorge sull’altro versante della vallata.


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