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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
L’itinerario si sviluppa lungo l’antica mulattiera della Valle Olocchia tra boschi e piccoli agglomerati di baite in legno e pietra. Questo itinerario rappresentava, un tempo, l’importante via di collegamento tra la Valle Anzasca e la Valsesia attraverso il Colle di Baranca.
Percorrendo l’itinerario si attraversano le località di Parcineto, Gaggetto, Riscillone, Piana, Soi di Fuori, Soi di Mezzo e Soi di Dentro tra ampi pianori che permettono di godere di un panorama caratterizzato da distese di fitti boschi di pini e castagni. È proprio lungo questi sentieri che si articola una tappa del viaggio del reverendo Samuel William King che, nel 1855, ha percorso un itinerario attraverso la Val D’Aosta e l’Ossola, come racconta nel suo libro “Le Valli italiane delle Alpi Pennine”.
Quel sabato, 29 settembre 1855, il reverendo King lascia Carcoforo, sale al Col D’Egua e, percorrendo l’intera Valle Olocchia (in parte lungo questo itinerario), raggiunge la locanda di “Ponte Grande”. Nelle pagine dedicate a questa giornata di viaggio il reverendo racconta che era ormai buio quando giunsero a Bannio e trovarono la piazza gremita di persone. “Lanterne, torce e bracieri colmi di carboni ardenti erano posti in cima a dei pali conficcati nel terreno, tra archi di sempreverdi e ghirlande di fiori e collocati sui tetti delle case e della chiesa. Ogni finestra era rischiarata, la gente portava delle torce, fuochi pirotecnici s’accendevano, ardevano ed esplodevano in ogni direzione, dei razzi sfrecciavano in aria.” “Scoprimmo che il tutto era in onore del Vescovo di Novara” che, in visita pastorale, raggiunse la piccola capitale della Valle Anzasca con non poca fatica!