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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
La rinomata Sagra dell’Uva di Borgomanero risale agli anni ’30 del Novecento, quando le politiche ministeriali erano volte a incentivare gli eventi che potessero valorizzare il lavoro di coltivatori e viticoltori. Nel 1934 proprio dalla frazione di Santa Cristina è giunto a Borgomanero il carretto che, percorrendo i quattro corsi, aveva distribuito grappoli d’uva, dando così il via a quella che sarebbe poi divenuta la grande sfilata dei Carri Popolareschi e Allegorici Vendemmiali che caratterizza ancora oggi le vie dei corsi ogni seconda domenica di settembre. Nel giorno di apertura della manifestazione, ovvero ogni prima domenica di settembre, il sindaco consegna le chiavi della città alle due maschere della Sagra: la Sciòra Togna e la Carulèna, introdotte ufficialmente nel 1937. La Sciòra Togna rappresenta una prosperosa signora del ceto medio, mentre la Carulèna è la sua minuta e popolana servente. Ad eccezione di una sola edizione, le due maschere che animano la festa sono sempre state impersonate da uomini!
L’itinerario sulle colline novaresi, da percorrere a piedi o in bicicletta, attraversa le suggestive cascine e i vigneti che si trovano lungo la valle del torrente Lirone, a cavallo tra i Comuni di Borgomanero, Bogogno e Gattico-Veruno. Il percorso tocca inoltre alcune emergenze storiche come il piccolo nucleo di Caristo, col suo forno, la piccola chiesetta e la torre di guardia. Nei prati di Maggiate si trova la Prèja Martina, un masso erratico ritenuto, dalle popolazioni locali, di buon auspicio e strettamente legato al culto della fertilità.