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Carlo Nigra (1856-1942), architetto, personaggio eclettico e poliedrico, scelse Miasino e il fascino del lago d’Orta per i suoi studi, le sue sperimentazioni e le sue avventure. Dando così seguito alla seicentesca tradizione di villeggiare sulla sponda orientale del Cusio, nata in seguito alla peste manzoniana, che aveva visto molte nobili famiglie milanesi costruire proprio qui ville e palazzi da adibire poi a soggiorni sul lago. Questa tradizione è inoltre certamente legata a quel ceto colto e benestante che ha vissuto l’epoca dell’antica Riviera d’Orta: un’entità statale autonoma riconosciuta come una sorta di “repubblica guelfa” dal 1219 al 1767.
Carlo Nigra fu pioniere in molte arti e si cimentò in molte discipline: fu il primo, sul territorio cusiano, a possedere un’auto, in particolare uno dei soli sei esemplari di Welleyes del 1896; fu uno tra i fondatori dell’Automobile Club di Torino; partecipò a regate di barca a vela sul lago; realizzò moltissimi disegni e fotografie grazie alle quali vinse premi internazionali; è stato musicista, storico, restauratore e alpinista.
Amante dell’arte, dell’architettura e dell’archeologia, Nigra è stato uno dei primi ad avere la consapevolezza dell’importanza del territorio, del paesaggio, dell’architettura rurale e di tutti quegli aspetti che rientrano oggi nel concetto di “bene culturale”.
Una straordinaria curiosità, che mette in luce quanto Carlo Nigra avesse già intuito l’importanza di mantenere le tradizioni locali e riconoscere il grande patrimonio immateriale del nostro territorio, è sicuramente la scuola di ricamo che fondò insieme alla moglie ad Antronapiana, con lo scopo di esaltare e tramandare principalmente il punto puncetto, che in valle Antrona prende il nome di riséla.
Intersecando progettazione, restauro e storia dell’architettura, Carlo Nigra svolge la sua attività principalmente sul lago d’Orta, facendo base nella grande casa cinque-seicentesca di Miasino già della famiglia Martelli, oggi nota come Villa Nigra. L’arch. Nigra ha attraversato questi luoghi e ha indubbiamente aggiunto un’ulteriore stratificazione al paesaggio culturale della sponda orientale, modificando esteticamente il territorio e plasmando così il paesaggio che ancora oggi possiamo osservare.
L’itinerario “Sentiero Carlo Nigra” unisce i comuni di Orta San Giulio, Miasino e Ameno attraverso un percorso immerso nella natura, tra importanti testimonianze storiche e viste panoramiche sul bacino del lago d’Orta.
a Orta:
- la Basilica di S. Giulio sull’isola, restaurata dell’arch. Nigra in chiave “medievale” secondo lo stile ritenuto “originario” del luogo;
- la Chiesa parrocchiale di Orta, la cui facciata è stata progettata dall’arch. Nigra in stile “barocchino”;
- il Sacro Monte di Orta, oggetto di restauri e studi;
a Miasino:
- la Villa Nigra e il giardino, bene di rilevanza regionale, residenza della famiglia Nigra e oggi location di eventi e mostre;
- il Giardino dei Semplici: giardino in cui crescono oltre cento varietà di piante della famiglia delle aromatiche e officinali, scelte fra le più rare;
- la Chiesa di S. Rocco, per la quale l’arch. Nigra progettò il completamento della facciata;
ad Ameno:
- la Villa e il Parco Monte Oro, progetto dell’arch. Nigra secondo lo stile eclettico dell’epoca con parco di notevole pregio botanico;
- il Parco neogotico Tornielli, parco pubblico al centro del Comune di Ameno.
Tracciato ideato da ITINERARIUM® in collaborazione con Asilo Bianco per il progetto Lago d’Orta Moving Connections, in rete con Fondazione CROSS EPS, Comune di Orta San Giulio e Comune di Miasino, legato al progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, di Asilo Bianco, Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters.