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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
Lungo la costa del comune di Melendugno, nel luogo chiamato Lu Pepe, si stagliano gli imponenti faraglioni che vengono detti di Sant’Andrea, dal nome del piccolo paese di pescatori che si affaccia proprio in quest’area. Queste meraviglie della natura sono scogli rocciosi che il mare, col suo moto impetuoso, ha lentamente eroso e modellato come grandi architetture naturali dando vita ad archi, insenature ed imponenti monoliti. L’itinerario ripercorre un tratto della “via del mare” del Cammino del Salento che da Lecce porta “alla fine del mondo”: Santa Maria di Leuca! Lungo la costa si incontrano numerose grotte, faraglioni e calette alcune delle quali raggiungibili attraverso scale scavate nella roccia. Questa immensa opera d’arte realizzata dal mare ha da sempre affascinato gli abitanti del luogo tanto che ad ogni grotta e ad ogni faraglione è stato dato un nome, spesso legato ad una storia realmente accaduta o ad una leggenda.
Il percorso che si snoda lungo la costa, tra il mare e la fitta pineta, ha inizio dalla torre di Sant’Andrea e incontra: Grotta del Pepe, Scoglio de’ lu Tafaluru detto anche Sfinge del Salento, Grotta dellu Mbruficu e l’omonimo scoglio, Grotta di Mafar anche detta della prima spiaggia, faraglioni de’ la Castddhruzza, scala de lu Bastimentu, Grotta Ronzu Beddhu, Grotta de l’acqua duce, scala del Barone di Muro e le vasche per le pelli, Grotta del Trucap e i faraglioni Le due Sorelle. Per quest’ultimo la leggenda narra che due sorelle, affascinate e ammaliate dalla bellezza e dal profumo del mare decisero di tuffarsi dalla scogliera, ma all’impatto in acqua morirono. Gli Dei compassionevoli decisero di trasformare in scogli le due sorelle cosicché potessero per sempre ammirare il mare.