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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
L’itinerario si snoda sul versante ovest del Monte Fenera, il sito preistorico più antico del Piemonte, compreso nell’omonimo Parco Naturale, tutelato dall’Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia.
Il Monte Fenera è costituito prevalentemente da rocce sedimentarie: straordinaria testimonianza di quando il mare invadeva ancora la Pianura Padana fino a raggiungere le valli e proprio qui, in Valsesia, ha depositato vari sedimenti, tanto che è possibile rinvenire forme di molluschi e di flora subtropicale.
Questo luogo è ricco di particolarità, tra tutte le numerose grotte formatesi in seguito al fenomeno del carsismo, ossia quel processo chimico che l’acqua esercita su particolari rocce, in questo caso rocce calcareo-dolomitiche. L’acqua penetra sempre più in profondità creando gallerie, pozzi e grotte anche di grandi dimensioni.
Nella Grotta della Ciotarun sono stati rinvenuti i resti dell’Orso delle Caverne, di bisonte, di iena e persino numerosi resti umani, tra questi un dente, segno della presenza dell’uomo di Neanderthal, che qui ha vissuto circa 300.000 anni fa. Oggi questi resti si trovano esposti al Museo Archeologico di Torino.
Anche nella Grotta della Ciota Ciara, ossia “grotta chiara”, sono stati rinvenuti numerosi resti attribuiti all’uomo di Neanderthal. Questa grotta presenta, nella Sala della Torre, spettacolari stalattiti e stalagmiti e la Sala dei Pipistrelli, come indica il nome, è frequentata da chirotteri che trascorrono qui parte della loro vita.
Le grotte non sono di libero accesso.