L’escursione ha inizio dall’abitato di Borca e si snoda alla scoperta di antichi alpeggi che regalano un’impagabile vista sul Monte Rosa.
Dopo aver percorso un breve tratto della Grande Traversata delle Alpi che conduce all’abitato di Isella, si attraversa il fiume Anza per addentrarsi nel fitto bosco, dove un ripido sentiero conduce all’alpe Cicerwald (chiamata anche monte Cravario dalle popolazioni Walser). Qui, in corrispondenza di un piccolo casotto in cemento, che mal si sposa con la tipica architettura di montagna, inizia il sentiero poco segnalato, che conduce all’alpe Tore.
Il paesaggio a 360° mostra in successione la Valle Anzasca col suo torrente, il lago delle Fate e la Val Quarazza, le alte vette che celano il ghiacciaio del Belvedere, la maestosa parete est del Monte Rosa ed infine la vetta Battel.
Proprio dall’alpe Tore è possibile raggiungere gli alpeggi Battel, lungo l’antico sentiero che era percorso dai pastori fino al secolo scorso. Da qui però la traccia è poco visibile e per proseguire è necessario prestare molta attenzione per individuare i pochi segnavia presenti.
Riscendendo verso Borca il sentiero porta alla Cappella della Madonna Addolorata, costruita nel 1681 tra i pini dell’alpe Cicerwald. Secondo la leggenda un cacciatore di camosci, che prediligeva la caccia alle funzioni religiose, sparò a due camosci bianchi proprio sopra le rocce di Cicerwald. Gli animali però, invece che fuggire, tentarono di spingerlo giù dalla montagna. Per lo scampato pericolo il cacciatore fece costruire la cappella.