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* le tracce GPX sono sviluppate a livello amatoriale e non sono testate.
L’itinerario ha inizio dal piccolo abitato di Cosa e arriva all’antico paese di Cosasca attraversando separati casolari del comune di Trontano, tra boschi di castagno e i pochi spazi ancora tenuti a prato.
Nel corso degli anni, gli abitanti delle frazioni montanare si spostarono lungo la piana costituendo dei nuovi nuclei abitati tanto che Cosasca ha due cimiteri, il primo fu costruito in quota, oggi immerso nei boschi di castagno, l’altro, al piano, realizzato negli anni ’70.
Il percorso ad anello segue, dopo aver superato il Rio Robana e la sua cascata, il sentiero che si inerpica, su gradini ricavati nella roccia, fino a raggiungere Cà Burtulina, Cosasca e l’alpeggio di Prà La Varda. Da qui ridiscende verso La Selva e giunge infine alla chiesa di San Lorenzo al Pozzo seguendo una mulattiera lastricata.
Si scorgono, celati dal bosco, i terrazzamenti e quello che resta dei sistemi “a topia” utilizzati per la coltivazione del vitigno Prünent, un Nebbiolo autoctono della Val d’Ossola anticamente prodotto per il commercio svizzero.
Lungo l’itinerario, nell’antico insediamento di Cosasca Monte, sono visibili le rovine dell’Oratorio di San Defendente realizzato nel ‘700 e la Cappella della Madonna delle Grucce. Quest’ultima è nota per essere luogo di devozioni, in seguito al leggendario miracolo che vide il domestico Domenico Jacchetto salvato dalla sua padrona mentre era tra le grinfie delle streghe.